La scrivania oltre la fantasia


Osserviamo ora la presenza della scrivania all'interno di film, romanzi o racconti di carattere fantascientifico.
Cappellaio matto infatti nel VII° capitolo (“A mad tea party”) propone ad Alice un certo indovinello (in originale Hatter’s Riddle):

"Why is a raven like a writing desk?"
("Perché un corvo è simile ad una scrivania?")


La soluzione al dilemma del Cappellaio proposta dallo stesso Carroll , risiederebbe nella prefazione dello stesso romanzo pubblicato nel 1896:

"[The raven] can produce a few notes"


Ovvero: il corvo riesce a produrre note (musicali), così come appunto la scrivania (le cui note sono però scritte, sono gli appunti). Infatti si usa la scrivania per produrre/scrivere/appuntarsi note. Si gioca sul doppio possibile significato della parola inglese ‘notes’, che si mantiene anche in italiano.


"though [notes] are very flat"

Questa seconda parte gioca sul doppio significato della parola inglese ‘flat’: le note possono essere bemolli per il corvo e piatte per la scrivania, perché scritte appunto su fogli di carta.

"and it is nevar put with the wrong end in front!"

Infine, semplice e carina, l’ultima similitudine: chi metterebbe mai in una stanza una scrivania (o meglio un vecchio scrittoio d’epoca vittoriana, magari quelli con ribaltina e cassetti) al contrario? Così pure il corvo, che immaginiamo non apprezzi troppo l’essere capovolto.
Cappellaio matto:
"Tu hai idea del perché un corvo assomiglia ad una scrivania? Ho paura Alice. La mia testa è così terribilmente affollata. Sono diventato matto!"

Bryan Mills (protagonista):
"Ecco che succede quando stai dietro ad una scrivania: dimentichi le cose! Non riconosci più dal peso se una pistola è scarica!"